FUNDACIÓN AMIGOS DE SAN FRANCESCO DI PAOLA​

IL Feudo

mapa

Dobbiamo allo storico P.Francesco Russo lo studio accurato di tutti i documenti, monastici e pontifici, che notificano il passaggio del territorio di Paola, dalla condizione di «grancia» (fattoria monastica, bizantina o florense) a quella di «tenimentum» (tenuta o podere soggetto ad un padrone). Assieme al processo di trasformazione a carattere giuridico, c’è anche la evoluzione del nucleo sociale e dell’agglomerato urbano perché il «tenimentum» di S.Michele, e a Sud, in quello di Fosse. Ma anche al centro, tra questi due poli, si sviluppa una «castrum» intorno ad un castello di cui oggi è rimasto solo la torre e i ruderi delle mura. E’ storicamente certo che i casali di Paola si avvalsero del «castrum» per ragioni di difesa sopratutto ai tempi di Ruggero di Lauria nella guerra del Vespro, quando gli uomini del «castrum Paulae» insieme a quelli di Fuscaldo e di Fiumenfreddo, passarono dalla parte aragonese. Era intanto avvenuto l’intero trapianto dell’ordinamento feudale sconosciuto ai bizantini e tipico invece dell’occidente. Questo trapasso si basava sulla lenta e graduale scomparsa della piccola proprietà per la confluenza dei beni e dei feudatari, alla Chiesa, alle Università Municipali. Paola post-normanna, già riconosciuta come università municipale ed in seguito, sotto Alfonso II° di Aragona, blasonata con il titolo di Città, rimase sempre sotto il dominio feudale dei Ruffo, dei Marzano e, fino alla venuta dei Murat, della famiglia Spinelli che aveva come sede Fuscaldo.

In queso periodo Paola diventa celebre per uno dei più venerati Santi della cristianità : S.Francesco. Nasce nel 1416 e muore a Tours nel 1507. Ancora adolescente, al ritorno di un pellegrinaggio a Roma, dove la sua fede rimase turbata dal fasto osservato, il giovane volle vivere da eremita, abitando una cella solitaria, ad imitazione dei più celebri monaci italo-greci, che ancora erano presenti in Calabria. La dura vita ascetica condotta, la coraggiosa difesa sostenuta per la giusta causa dei poveri e degli oppressi e le tante predizioni avveratesi, diffusero talmente la sua fama che persino sovrani come il re di Napoli e il re di Francia lo supplicarono, lo accolsero e lo trattennero alle loro corti. La presenza e la memoria di S.Francesco furono per Paola la causa principale del suo sviluppo. Difatti la dimensione spirituale del santo di Paola è tale che egli si può giustamente inserire non solo nella storia della Calabria, ma anche di quella dell’Europa intera, assime ad altre celebri figure religiose della Calabria : Cassiodoro come latino, Nilo di Rossano e Bartolomeo di Simeri come italo-greci, Gioacchino da Fiore e Tommaso Campanella come tipiche figure del medioevo e del rinascimento. Essi sono stati dei grandi segnali per i cambiamenti d’epoca che hanno contrassegnato la Calabria come crocevia della storia d’Italia e dell’area mediterranea.

SFP